ONLUS SGO

Come voi tutti ben saprete anche nella nostra Parrocchia vivono famiglie che la sorte non gli ha riservato molta fortuna. Non sempre per causa loro, ben s’intende, pur tuttavia il risultato è sempre lo stesso. C’ è chi combatte, purtroppo, contro malattie sperando nel progresso medico per risolvere la situazione, e c’è invece chi combatte contro una situazione di disagio economico derivante da una serie di situazioni, molto spesso, indipendente dalla loro volontà.

In questi ultimi tempi questa situazione di disagio è aumentata anche nell’ambito delle famiglie della nostra Parrocchia , artefice, soprattutto, la crisi economica di questi ultimi anni e la conseguente mancanza di lavoro che ha colpito un po’ tutti i lavoratori di ogni ordine e grado.
E’ evidente che il mancato sostentamento economico di uno o più componenti di un nucleo famigliare porta a conseguenze disastrose per l’intera famiglia. Tralasciamo i particolari che ci porterebbero a parlare di crisi depressive ed a gesti sconsiderati. La serenità che si avvertiva in famiglia, la sera, quando tutti i componenti si mettevano a tavola, in questi casi, viene a mancare sostituita dalla preoccupazione per il mancato pagamento dell’affitto, delle bollette non pagate di luce, acqua e gas.

La nostra Parrocchia, di fronte ad una richiesta di “aiuto” non si è mai sottratta a priori ed ha sempre cercato, nei limiti del possibile, di evitare il peggiorare della situazione. Di fronte ad una richiesta di sfratto, al rischio che le compagnie del gas, della corrente elettrica o dell’acqua, potessero intervenire con la sospensione del servizio, i nostri Sacerdoti si sono sempre adoperati perché ciò non avvenisse. Certo la Parrocchia ha anch’essa dei limiti. I fondi disponibili sono quelli che la gente di buon cuore offre ogni domenica e molto più spesso anche con contributi finalizzati a questi interventi di disagio .

Il Consiglio Economico che affianca il Parroco nella gestione economica ha ideato, nei mesi scorsi, la costituzione di una Organizzazione di Volontariato, in altre parole una ONLUS, finalizzata alla raccolta fondi da destinare a tutte quelle forme di disagio familiare di cui si è già fatto cenno. Si chiamerà:

SAN GIUSEPPE OPERAIO ONLUS – PROGETTI DI SOLIDARIETA’

Qualcuno si chiederà: perché una ONLUS ?
Per la Parrocchia non cambia niente o quasi, per il donatore/contribuente, invece, si. Con questa iniziativa, a termini di Legge, si da la possibilità alla persona fisica, di poter detrarre, dalla denuncia dei redditi, una parte del contributo versato. Quest’anno era del 26% con un massimo di 2.065 euro. Inoltre, all’Associazione, è possibile destinare, sempre in fase di dichiarazione dei redditi, il cinque per mille delle tasse destinate allo Stato. Anche per le aziende ci sono delle agevolazioni fiscali. Su questo argomento, però, preferiamo non addentrarci. Siamo comunque disponibili per eventuali chiarimenti in materia.,
Resta, ovviamente, inteso che i fondi incassati dalla ONLUS saranno esclusivamente destinati agli scopi per cui è nata l’Associazione.

Con questa iniziativa non pensiamo di aver risolto il problema degli aiuti ai non abbienti. Alla base di tutto , ci deve sempre essere la disponibilità dei parrocchiani, di quelle nobili persone che sinora, con lodevoli gesta, hanno fronteggiato una situazione, ora, insostenibile

Stiamo studiando iniziative per agevolare coloro che volessero dare il proprio contributo senza recarsi allo sportello della Segreteria parrocchiale. Ad esempio, stiamo predisponendo dei bollettini postali, prestampati, che verranno distribuiti unitamente al Giornalino, nei prossimi numeri.
Un grazie anticipato a chi vorrà sostenere questo nostro impegno.

CODICE FISCALE della SAN GIUSEPPE OPERAIO "ONLUS"

91111640339

CENTRO CARITAS

Il centro Caritas della parrocchia di San Giuseppe Operaio, partecipa al Programma di Aiuti Europei agli Indigenti (PO I FEAD) in qualità di Organizzazione partner Territoriale (OpT), provvedendo alla distribuzione di aiuti alimentari cofinanziati dal Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti (FEAD) e all’erogazione di misure di accompagnamento per orientare e sostenere le persone in condizione di bisogno.

Lo stesso centro sopraindicato, in qualità di Organizzazione partner Territoriale (OpT), provvede alla distribuzione di aiuti alimentari e all'erogazione di misure di accompagnamento per orientare e sostenere le persone in condizioni di bisogno. Nel 2022 sono stati distribuiti n. 746 pacchi alimentari (+ 26% rispetto al 2021) per un totale di n. 96 persone (88 indigenti continuativi + 8 indigenti saltuari) aiutate attraverso il sostegno finanziario del PO I FEAD.

La Caritas parrocchiale si occupa di:

  • Distribuzione Pacchi Alimentari. Ogni settimana le famiglie e le persone che hanno bisogno di aiuti concreti ricevono un pacco di prima necessità in base alle disponibilità della Caritas;
  • Centro di Ascolto: un gruppo di volontari ha il compito di accogliere persone con difficoltà di vario genere. L’aiuto richiesto trova risposta sotto varie forme:
    1. Indirizzando le persone bisognose presso i centri istituzionali che li devono aiutare (Comune, ASL, assistenti sociali, ecc.);
    2. Aiutandoli a risolvere i loro problemi con i consigli ed assistenza diretta;
    3. Fornendo, quando non è possibile fare altrimenti e per risolvere problemi occasionali, un aiuto in denaro o con alimenti.
    4. Viveri: settimanalmente un gruppo di volontari prepara e distribuisce borse di viveri alle famiglie segnalate dal Centro di ascolto.

Come funziona?

Ogni settimana, viene organizzata la distribuzione di pacchi di prodotti alimentari alle famiglie in difficoltà. I prodotti che vengono distribuiti sono, per la gran parte, quelli consegnati dalla Caritas Diocesana di Piacenza e Bobbio, per il rimanente, quelli donati dai parrocchiani (o da altri contributori volontari della Grande Distribuzione.

Dove e quando…

La distribuzione viene fatta ogni venerdì dalle 10.00 alle 12.00, presso i locali dell’oratorio, in via Martiri della Resistenza.

Domande frequenti

1) Date il pacco alimentare a tutti coloro che ne fanno richiesta?

No. L’aiuto alimentare viene concesso solo se il Centro di Ascolto, a seguito dei colloqui avuti con i singoli e con la famiglia, stabilisce che ci sono i requisiti idonei (necessaria documentazione e quant’altro) per poterlo ricevere.

2) Per quanto tempo ho diritto all’aiuto alimentare?

L’aiuto alimentare ovviamente non è permanente. La sua durata verrà concordata con il Centro di ascolto in relazione al fabbisogno di ciascuno.

Foto scattata mentre i volontari distribuiscono alcuni alimenti del pacco viveri.